La notizia è trapelata con massima discrezione, su espressa richiesta dei congiunti, ma stamattina è arrivata la conferma.
Zecharia Sitchin si è spento lo scorso 9 ottobre nella sua città natale di Baku, capitale dell'Azerbaijan (nel Caucaso).
Sitchin era un noto scrittore e divulgatore, attraverso le sue opere di
successo, della teoria paleoastronautica e della archeologia misteriosa
(pseudoarcheologia). Era conosciuto in ambito internazionale per le
sue teorie sulla
nascita dell'umanità per merito di una civiltà di origine aliena, che attraverso opere di modificazione genetica
crearono l'uomo
per "scopi puramente lavorativi". Sitchin portò a compimento i suoi
scritti studiando le scritture Sumere da cui ne derivarono le varie
interpretazioni di natura ufologica, bollate sempre dalla scienza
convenzionale come pseudoscientifiche e inattendibili in quanto non
supportate da alcuna evidenza o tesi scientifica.
Nonostante l'enorme successo dei suoi libri divenuti best seller, le sue idee circa l'
esistenza di un Decimo Pianeta del nostro sistema solare battezzato
Nibiru
(probabile gemello del Sole) non hanno avuto altrettanta conferma. Ma
una cosa è certa: che si sia in accordo o meno con le sue teorie, è
d'obbligo rendere omaggio ad un uomo che ha concentrato la sua vita ed
energie alla ricerca di verità scomode e difficili da interpretare. Un
uomo che ha tentato di affacciarsi ad eventi futuri sulla base di
avvenimenti passati. Chissà se Zecharia, in questo momento, sorride
compiaciuto nell'apprendere la veridicità delle sue teorie.
Pasquale Gallano
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